L’incontro di ieri sera “La trasmissione dei valori tra le generazioni”, il terzo del ciclo “I nonni e la famiglia”, è stata una piacevole lezione di “educazione” nel senso di “come ti erudisco il pupo”. La giovane Professoressa Daniela Barni, con un buon piglio e con molto entusiasmo, ha fornito, coinvolgendo anche il pubblico nella discussione e analizzando i vari momenti del percorso educativo intergenerazionale, diversi spunti di riflessione su i possibili comportamenti che possono inficiarne l’efficacia e su quelli che invece lo rendono fruttuoso.
Fra questi ultimi, questi ci sono sembrati i più importanti:
- parlare molto serve poco; valgono molto di più il comportamento e la testimonianza;
- un po’ di controllo non deve mancare, purché sia razionalmente legittimabile (il divieto in sé funziona poco);
- essere chiari e credibili; essere cioè autentici;
- l’unione fa la forza, nel senso che l’unità dei genitori o dei nonni rende efficace la comunicazione;
- più che trasmettere si dovrebbe condividere.
Il valore della “condivisione” è quello da tener maggiormente in conto; condividere coniuga perfettamente l’esigenza di essere autorevoli con quella di comprendere le esigenze del figlio o del nipote. Seguendo il metodo della condivisione possiamo trasmettere solo quello che veramente siamo, cioè solo i valori di cui siamo effettivamente intrisi
Caratteristica della funzione educativa dei nonni è poi quella di poter meglio dei genitori, comunicare senza necessariamente assumere toni da rimprovero.
Come nonni abbiamo quindi una grande responsabilità perché abbiamo in qualche caso mezzi migliori, cioè più efficaci di quelli dei genitori.
Fra qualche giorno dovrebbe poter essere disponibile su YOUTUBE la videoregistrazione dell’incontro???