Convegno del 25 ottobre sul tema
“Vogliono uccidere la storia! Che fare in positivo?”
Le motivazioni al Convegno, le attese e alcuni interrogativi
Motivazioni
La memoria, e la memoria storica in particolare, sono uno strumento di libertà alla portata di tutti. Perciò la cosiddetta «cancel culture»(recentemente trattata da ESSERCI con il prof. Brague), ossia il tentativo in corso da più parti di censurare la storia sulla base di riletture ideologiche e anacronistiche del passato, merita di venire fermamente contrastato. È infatti un altro fenomeno che viene ulteriormente a rafforzare quel “subacqueo” processo di restringimento della libertà purtroppo tipico del tempo in cui viviamo. Un processo il cui primo motore è quel «pensiero unico» tra l’altro denunciato nel manifesto di NONNI2.0 del 2020 dal titolo La libertà, il potere e il pesce rosso. I nonni sono particolarmente interessati al tema, perché essi sono il simbolo e l’emblema positivo del processo storico.
Attese
Una presentazione del fenomeno ricca di esempi e casi concreti;
L’indicazione di criteri di riferimento nonché di attrezzi, alla portata di tutti, grazie ai quali poter stare in
modo attivamente critico di fronte al fenomeno in questione;
Cosa fare per andare oltre la pura denuncia che, pure, è necessaria.
Alcuni interrogativi
- Il senso della storia
- In che senso il nostro presente si compone anche del passato?
- Come si acquisisce il senso storico e come ci si può educare ad acquisirlo?
- Totalitarismi e distorsione della memoria: quanto e come ciò rientra anche nel progetto dei nuovi totalitarismi “morbidi” e anonimi del nostro tempo?
- Il valore della memoria, e quindi della storia, come qualcosa che si impara a casa prima ancora che a scuola. In tale quadro qual è, se c’è, il compito specifico dei nonni?
