Potete leggere il testo integrale delle “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali” redatte nel giugno del 2003 dall’allora Cardinal Ratzinger e approvate da Giovanni Paolo II che ne ordinò la pubblicazione.
È un documento che con meravigliosa linearità e chiarezza spiega, con ricchezza di richiami a dottrina e ragione, la gravità dell’errore di riconoscere legalmente una unione che manca dei requisiti biologici e antropologici che caratterizzano il matrimonio.
La sua lettura ci dà molti motivi per andare tutti a Roma per testimoniare il nostro chiaro dissenso rispetto ad una legge che equiparasse di fatto, al di là di arzigogolati esercizi verbali, l’unione same-sex al matrimonio.
Le conclusioni del documento non lasciano infatti campo a dubbi o tergiversazioni:
“Riconoscere legalmente le unioni omosessuali oppure equipararle al matrimonio, significherebbe non soltanto approvare un comportamento deviante, con la conseguenza di renderlo un modello nella società attuale, ma anche offuscare valori fondamentali che appartengono al patrimonio comune dell’umanità. La Chiesa non può non difendere tali valori, per il bene degli uomini e di tutta la società.”