A livello mondiale l’indice di natalità sta progressivamente calando, mentre è in ascesa quello dell’allungamento della vita.
Anche se l’equilibrio che ne esce non dovrebbe preoccupare al livello di numeri finali, sono i rapporti mediani che non danno tranquillità.
Comunque il percorso sembra essere spalmato su un mucchio di anni ed egoisticamente gli uomini di oggi potrebbero ancora non eccessivamente crucciarsene.
Se però scendiamo nei particolari vediamo che la situazione italiana è da subito molto drammatica; pur con l’apporto del nuovo sangue portatoci dall’immigrazione, gli italiani, estrapolando i dati attuali, sono destinati a ridursi in maniera impressionante nel giro di non molti decenni.
Questa situazione non sembra esser mai stata affrontata dai governi che si sono succeduti nell’ultimo cinquantennio e ci ha piacevolmente sorpreso la notizia che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin abbia indetto per il prossimo 22 settembre il Fertility Day.
I Nonni 2.0 plaudono compatti e con entusiasmo a questa iniziativa che vuole dare una scossa di consapevolezza al piatto mondo dell’opinione pubblica nazionale postborghese, drogata dalle illusioni indotte dalle politiche intrise del politicamente corretto, dove tutto è sanato e corroborato dalle iniziative “love is love” di omabiana memoria, e la famiglia naturale è in via di distruzione.
Peccato che appena conosciuta la cosa siano saltati fuori i soliti rosiconi (la paola non è nostra, ma qui ci vuole) che hanno attaccato l’iniziativa ministeriale, appigliandosi alle forme pubblicitarie decise per sostenerla.
E ampia eco di queste critiche è stata data dalla stampa di regime, particolarmente da Repubblica che si è scandalizzata con la voce di Saviano che ne ha demonizzato i contenuti in quanto offensivi nei confronti di chi non può aver figli…
Questa scintilla provita ci fa sperare che inizi un nuovo tempo dove la famiglia naturale riprenda ad essere oggetto di attenzione di chi ci governa; l’Ungheria ad esempio ha recentemente lanciato un piano di tutele di vario genere pro-family che già nel giro di pochissimo tempo sta dando frutto. Nulla da inventare, basta ricopiare.
Da parte nostra possiamo offrire non solo le nostre braccia e il nostro cuore che già sono impegnati ad aiutare il cammino delle nostre famiglie, ma anche un nuovo hastag leggibile nei due sensi #loveislife, ovvero #lifeislove.
Pensandoci bene questo hastag non è una novità, ma la sintesi di tutto quanto succede in natura giorno per giorno, là dove ogni comportamento è orientato alla procreazione, fonte prima della conservazione della specie.
E poi i nonni, senza figli e senza nipoti a cosa servirebbero?