Un Convegno sulle derive del “Pensiero unico”
Guardando cosa avviene nel nostro mondo culturale, ci siamo resi conto che la progressiva pressione del “pensiero unico” sta invadendo la sfera delle libertà di opinione e di pensiero, alienando la capacità di critica.
Capita anche a noi anziani pur rodati dall’invasione di ideologie che in qualche modo già ci hanno mitridatizzati; ma cosa succederà ai nostri giovani?
Preoccupati del fatto che le sue “sgrinfie”, iniziate in maniera sempre più evidente da una ventina di anni stanno assalendo con sempre maggiore e “lenita” aggressività le giovani generazioni, i NONNI 2.0 hanno deciso di sollevare il tappeto sotto il quale questa serpeggiante azione si cela.
Per questo hanno dato vita al Convegno che si è svolto il 18 gennaio scorso al Rosetum, Convegno che a detta dei molti che vi hanno presenziato, ha segnato un ottimo punteggio.
In poco più di due ore i relatori che abbiamo invitato hanno illustrato aspetti fondamentali di questo vento letale: Il dotto e articolato collocamento della questione nel quadro della cultura atlantico-europea, fornito da Francesco Botturi, già Professore di Filosofia morale presso la Cattolica di Milano; la lucida descrizione dei riflessi che la derazionalizzazione e disoggettivazione del nostro diritto sta subendo, illustrati dall’Avvocato Roberto Respinti; la variata serie di esempi che già straniano il nostro vivere civile, portata dalla vivace giornalista e scrittrice Costanza Miriano.
Di qui l’iniziativa che lanciamo per una consapevolizzazione dei nostri giovani sui pericoli che possono correre se non mantengono un vivo senso critico che li aiuti a difendersi dalla omogeneizzazione su temi, valori e giudizi di base, descritti come civili e intoccabili dal politicamente “corretto”.
Vorremmo ora che anche i nostri associati ed amici aiutassero a diffonderla tra i giovani a loro vicini, per sottrarli ad una ideologia che lentamente, ma inesorabilmente vuole prosciugare la più fondamentale delle libertà personali, a favore di una società uniformizzata agli interessi di chi la vuole costituita da individui sempre più manovrabili e dipendenti.
Sono due i mezzi che possiamo offrirvi per supportarvi in quest’opera:
La lettera (stampabile come quartino fronte-retro), che abbiamo scritto ai “nostri nipoti”, nella quale in maniera sintetica si riassumono i pericoli e i motivi del perché si debba contrastare questa tendenza.
Grazie a questi due strumenti e con molto affetto e attenzione che sono loro propri, anche i nonni, radunando attorno a sé nipoti e loro amici in piccoli gruppi, possono dar vita a una “missione” educativa senz’altro vincente.
Buon lavoro.
Pierluigi Ramorino