Sabato scorso Papa Francesco, rivolgendosi ai giovani radunati in Santa Maria Maggiore per un momento di testimonianze e preghiera in vista della prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Panama nel 2019, ha loro rivolto in più riprese l’invito a parlare con i nonni:
… Oggi più che mai abbiamo necessità, abbiamo bisogno di questo ponte, del dialogo tra i nonni e i giovani, tra i vecchi e i giovani. Il profeta Gioele, nel capitolo 3, versetto 2, ci dice questo, come una profezia: “Gli anziani avranno sogni, sogneranno, e i giovani profetizzeranno”, cioè porteranno avanti con le profezia le cose concrete. Questo è il compito che io vi do in nome della Chiesa: parlare con gli anziani. “Ma è noioso…, dicono sempre le stesse cose…”. No. Ascolta l’anziano. Parla, domanda le cose. Fa’ che loro sognino e da quei sogni prendi tu per andare avanti, per profetizzare e per rendere concreta quella profezia. Questa è la vostra missione oggi, questa è la missione che vi chiede oggi la Chiesa…
Ai nonni la grande responsabilità di dare con sapienza e saggezza le loro risposte e non è facile se si vive la tarda età della vita pensando di essere ancora baldi giovincelli sull’onda bella del mondo, sprecando, nascondendolo, il tesoro della nostra maturità e delle nostre tradizioni
Aiutiamoci a evitarlo parlando fra di noi.
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