Università di Bath

UN FORUNCOLO? NO UN FIGLIO…

Attualità Riflessioni

Sul Corriere di qualche giorno fa abbiamo letto una notizia a dir poco sconvolgente.
I dottor Stranamore dell’università di Bath, in Inghilterra, ritengono che si possano fecondare con gli spermatozoi, non solo gli ovociti, ma anche cellule della pelle.
Pare che gli esperimenti condotti finora su topi ed altri animali da laboratorio siano confermativi di questa teoria i cui esiti darebbero risultati di molto superiori a quelli della già “collaudata” clonazione.

Se dai topi si passasse agli uomini, per la fecondazione in vitro “commissionata” da una coppia gay, si potrebbero usare gli spermatozoi del “genitore 1” e le cellule della pelle del “genitore 2” per comporre, dopo le necessarie manipolazioni, la cellula fecondata, noce dell’embrione, da trapiantare poi in un utero “in affitto” che ne curerebbe la “maturazione” sino alla nascita.
Si spalanca così la porta a un transumanesimo delirante: la funzione della donna sarebbe ridotta alla fornitura del “forno” in cui cuocere la “torta” del nascituro, ridotto così a puro prodotto uscito senza storia e senza il nativo affetto di una mamma “mamma”.

La fantasia dei “benpensanti” tipo Veronesi al sentire questa notizia è corsa in avanti e gli ha fatto affermare con perentorietà la fine di un Dio al quale mai ha creduto: “L’uomo diventa padrone assoluto dell’etica…” ha dichiarato.
Guardando ancora più lontano, tenendo anche conto delle spinte che la nostra società sta ricevendo dal mondo nascosto dei manovratori del pensiero unico, se non reagiremo, l’orizzonte che ci spetta sarà ancora più cupo.

Ape ReginaGli esseri umani, privati della famiglia ormai in fase di distruzione, senza radici, depersonalizzati dalla dipendenza inalienabile dal web che li isola, con senso critico ridotto dalle spire del politicamente corretto, diventeranno facilmente schiavi degli alveari in cui lavorano, diventati l’unico spazio sociale per loro disponibile, rincuorati unicamente dall’offerta di forme di “paternalismo” minimale, elargite unicamente per conservarne la fedeltà necessaria; senza cultura e formati solo per fare il lavoro che gli viene richiesto. Schiavi.
E col sesso? Senza amore e “fatto” in laboratorio: gli uomini fornitori di cellule, le donne ridotte al ruolo di “api regine” che, a dispetto del nome, sono solo instancabili produttrici di uova…

Può consolare? La NASA qualche giorno fa ha detto che fra poco più di cento anni arriverà un asteroide…